Triveneto Varie


Il presidente
fa cento



Alberto Turolo festeggia un traguardo importante lavorando con entusiasmo alla rinascita della scuderia Friuli.

Il friulano Alberto Turolo al Rally del Bellunese ha disputato la sua centesima gara, una carriera sempre in crescendo dopo l'esordio nel 1997 al Rally della Carnia.
  Come nasce la passione per i rally? 
«Sono sempre stato appassionato e da quando avevo 18 anni ho cominciato facendo assistenza ad amici che correvano. Nel 1997 ho debuttato al Rally della Carnia con una Clio Williams di Gruppo N assieme all'amico Leo Magonara al debutto pure lui. La prima gara mi ha però lasciato l'amaro in bocca, ci siamo ritirati per problemi meccanici. Subito dopo mi sono iscritto al Valbelluna Sprint e, nello stesso anno, ho partecipato al Città di Schio dove sono arrivato secondo di N3».
  Come hai proseguito? 
«Nel 1998 e nel 1999 ho fatto esperienza correndo un po' dappertutto partecipando a rally importanti quali il Piancavallo e l'Alpi Orientali, ma sono stati anni travagliati: cambiando spesso navigatore e con troppa foga di dimostrare a me stesso le mie capacità ho messo in fila una serie di incidenti, per fortuna non gravi, tanto che a fine '99 avevo quasi deciso di mollare tutto ed appendere il casco al chiodo».
  E invece? 
«Fu Raffaello Fidanza, presidente dell'Italian Promotor ad obbligarmi a provare una Mitsubishi Lancer Evo V appena preparata. Il cambio d'auto mi costrinse ad approcciare le gare in modo molto più professionale ed i risultati cominciarono ad arrivare. Nel 2000 a Schio ho colto la prima vittoria di Gruppo N, successivamente il secondo assoluto al Rally della Sedia. L'anno seguente, per una crescita maggiore, mi iscrissi alla Mitropa Cup cambiando, su consiglio di Claudio De Cecco, anche navigatore e mi classificai terzo assoluto in Campionato. Da allora la mia navigatrice è sempre stata Paola Valmassoi con cui ho raggiunto un ottimo feeling ed oltre 50 gare fatte, con molti podi assoluti e numerose vittorie di Gruppo N».
  Ma la Mitropa non l'hai mai vinta... 
«Per due anni di fila abbiamo rischiato di portare a casa il trofeo ma, a causa di problemi tecnici sulla vettura, è sfumato all'ultimo. Ricorderò sempre il motore fuso al 2 Valli, dove bastava arrivare in fondo per vincere il Campionato... Ma i rally sono anche questo». 
  Il 2008 è stato l'anno delle sfide. 
«0ltre alle gare con la mia fida Mitsubishi-Emmegisport, ho raccolto la sfida di tanti miei piloti amici e ho partecipato allo Sprint di Majano con Emilia Guarino su Clio Gruppo A e dopo dieci anni di Mitsubishi non è stato facile... ma il secondo posto assoluto restando senza benzina sull'ultima PS mi ha dato una grandissima soddisfazione personale. E poi è cominciata la mia avventura come presidente della Scuderia Friuli 1956. Ho accettato di candidarmi in quanto la scuderia che mi ha visto crescere in dodici stagioni, negli ultimi anni aveva incontrato notevoli difficoltà».
  Quali? 
«Bisognava rinnovare, serviva gente nuova nuova, uno spirito giovane che risollevasse una scuderia che ha visto gli albori nel 1956 ed è un'istituzione. L'obiettivo è quello di riportarla ad essere il punto di riferimento rallystico regionale e nazionale, un percorso piuttosto difficile perché ricreare un luogo di condivisione di esperienze e di aggregazione ai tempi di internet e Facebook non è semplice. Il direttivo è cambiato completamente, è composto da giovani per i giovani e vogliamo cercare di far capire che la scuderia è l'unico punto di riferimento per chi vuole cominciare ad entrare in questo sport oltre al fatto che deve essere propedeutica all'inizio dell'attività».
  Che lavoro state facendo? 
«Stiamo cercando di supplire alle mancanze del nostro sport per dare ai nostri giovani la giusta preparazione dal punto di vista mentale e tecnico. Oltre ai classici corsi navigatori che RallySportCormons e RallysportGemona hanno organizzato con noi, vogliamo organizzare dei corsi di 2° livello per navigatori e corsi di guida per i "debuttanti", cercando di dare loro l'esperienza che in questi anni abbiamo accumulato».
  In queste cento gare, qual è il ricordo più bello? 
«Il 3 Stadte Rally del 2001 è stata una gara straordinaria, che purtroppo non si fa più. Una gara di Campionato europeo su sterrati incredibili, in diverse prove mi sono inserito tra i primi tre assoluti con la Mitsubishi Gruppo N in mezzo a diverse WRC con i migliori piloti centroeuropei. Era troppo bello vederli venire da quello sconosciuto italiano a chiedere i tempi...! E poi aver fatto i fari ad un certo Hirvonen alle prime armi all'Alpi Orientali è cosa da raccontare ai nipoti...».

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Articolo apparso sulla rivista Tutto Rally n° 301 giugno 2009 

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